31/03/2025

Italia Maschi, da leader il primo successo classico di Gandhi Mail al record della corsa sul doppio km di 1.14, la pagella di Amario

di Mario Alderici

Italia Maschi che è vissuto sul duello tra il leader (con lancio in 14.2) Gandhi Mail (aperto a un ottimo 5,50 da snai e giocato dopo la bella sgambatura) e Galileo Ferm scoperto nell’ultimo miglio, con Gandhi che ha centrato il suo primo successo classico al record della corsa sul doppio km di 1.14 con secondo km in 1.12.1 e ultimi 600 in 42.5, misure necessarie a sottrarsi al favorito che ci ha provato fino in fondo. Gli altri non sono stati in grado di inserirsi nel duello con terzo Ginger Gio che ha fatto tesoro della scia del leader per difendersi da Ghibli Lux al largo nell’ultimo miglio.

Al via sbaglia Gold Eagle Pi e nel lancio in 14.2 va davanti Gandhi Mail su Ginger Gio che ha al largo Gnu Jet che sulla prima curva sbaglia, poi  Gill Dorial, Goldwin Cr, Ghibli Lux che dopo mezzo giro in 29.7 muove per farsi scavalcare da Galileo Ferm che sul rallentamento (45.7 i primi 600) avanza e dopo un giro in 1.01.1 avvicina il leader che accelera passando il km in 1.16.1 mentre dalla coda ha mosso dopo un giro Giotto Ek. Dopo il secondo passaggio in 15 aumenta progressivamente il ritmo il leader con la penultima curva in 14.9 (lungo la quale sbaglia Goldwin Cr) per poi sparare un 14.1 sulla retta opposta sotto l’attacco di Galileo che insiste sulla piegata finale ancora in 14.1. Nell’arrivo in 14.3 (1.12.1 l’ultimo km con 600 finali in 42.5) Gandhi Mail al record della corsa sul doppio km di 1.14 si sottrae a Galileo Ferm mentre Ginger Gio difende il terzo da Ghibli Lux.

Gandhi Mail, guidato da Andrea Farolfi per il training di Walter Zanetti e i colori della Horses Our Passion, è allevato da Francesco Morozzi e ha genealogia americana con un 4 x 5 + 5 x 5 x 5 su Speedy Crown essendo figlio di Nad Al Sheba e Taylor Ek che nasce da Varenne e Uri Ek, da Park Avenue Joe, che ha una produzione numerosa con ben 15 figli (14 in corsa, l’unica non in corsa Taylor Ek), quattro dei quali di una certa rilevanza, come Dolly Ek, Loren Ek, Iside Ek e Replay Ek, tutte femmine e tutte a loro volta assai valide in razza con punta in Nike Ek che ha dato i plurivincitori classici Vanesia Ek (Oaks, Gran Criterium Filly, Regione Campania, Locatelli) e Always Ek (Prix D’Orthez, Triossi, Prix Oscard Collard, Due Mari, Turilli e Nazioni) e la pluripiazzata classica Diva Ek; la terza madre Morgana Cr che Caprani “ereditò” a fine carriera dal suocero Emidio Lozzi (cognato di Edy Gubellini, in passato amministratore di grosse società e di tutte le scuderie importanti dello stesso Edy, da Musselli a Gorini,  al quale è molto legato e da cui hanno avuto praticamente inizio le Ek con la produzione 1993) quando decise un po’ per gioco e con molta incoscienza di mettersi ad allevare sui prati di famiglia in Valle Intelvi, a cavallo tra il lago di Como e quello di Lugano, ha dato Freedom Ek da cui il vincitore dell’Anact Maschi Zelante Ek, il vincitore di San Paolo Maschi e Mediterraneo Aramis Ek e la vincitrice dell’Italia Femmine Cher Ek; la quarta madre Firefly ha dato Boemia Cr da cui il fantastico plurivincitore classico (Veneto, Nazionale, Europa, Città Di Follonica, Jegher, Orlandi) Owen Cr; la settima madre è Bertie Hanover madre della vincitrice di Hambletonian Oaks e Kentucky Futurity Filly Berna Hanover vista in azione anche in Italia con i colori della Castleton Farm e il training di William Casoli e che aveva una stretta consanguineità con altri due buonissimi yankee arrivati da noi, anch’essi approdati nelle scuderie di San Siro: Hi Lass Lauxmont, allieva di Vittorio Guzzinati per Mario Sirtori (l’allevatore dei Cr) che vinse il Turilli 1989, e Bold Hanover, che fece assai bene a metà degli Anni Settanta con Luigi Sarli; sorella di Berna Hanover è l’americana Hampton Hanover, una “Titan Hanover“ importata già da fattrice nella seconda metà degli Anni Sessanta da Carlo e Luigina Bianchi, i genitori di Massimo, altro ben noto proprietario e allevatore; Hampton (18 i suoi prodotti, tra Usa e Italia) ha dato tutta una serie di ottimi soggetti, ben conosciuti dagli appassionati con qualche anno in più, tra i quali Petit Prince, Oneghin, Beaver e Gin Fizz e di ottime madri: Navaja (dalla quale Meteor Plus e Wanadys), Mercury (mamma di Avoriaz e Zimo), Grecciola (da cui la classica Brina d’Assia), Mia Gioia (mamma di Carre Bi e Gange Blue) e Always (dalla quale Sevaggio Pl e la citata Firefly, da Flush, stallone nano che per farlo montare la Principessa Assia faceva una buca dove metteva la fattrice). Nad Al Sheba iniziò la carriera con sei successi consecutivi e chiuse l’attività in pista nel breve arco temporale di nove mesi, da gennaio a settembre del 2010, durante il quale il cavallo vinse Elwood Medium, a media di 1.13.2, vertice europeo per i 3 anni in mezzo miglio, Giovanardi e Nazionale, a San Siro coronando il suo percorso solitario con il record del mondo (1.12.1) per un 3 anni sulla media distanza in pista da chilometro; l’allievo di Mauro Baroncini, infortunatosi in maniera grave nel Marangoni, non solo fu costretto a disertare il Derby, del quale sarebbe stato il favorito, ma a porre fine al suo percorso agonistico; sono comunque poi bastate poche stagioni di monta per consacrare Nad al Sheba come uno dei cardini del parco stalloni funzionante nel nostro Paes;:è figlio di Windows’s Legacy (vincitore della Triplice Corona, Yonkers Trot, Hambletonian e Kentucky Futurity e padre dei vincitori classici Lucky Chucky, Bluegrass, Valley Victory e Thatnotmymane vincitrice a tempo di record del Marrie Annebelle 2010; ma in grande evidenza anche in Italia con Peredhil Baba madre della vincitrice dell’Orsi Mangelli Filly Zona Da e con Solairesse madre del vincitore dell’Inverno Prince Wind, in Svezia e in Finlandia) e Divina Dei (figlia di Diamond Way, mezza sorella del vincitore del Mattii Forbante Dei e madre, oltre a Nad Al Sheba, di Ora Pronobis, quarto nello Jegher), incrocia quindi 3 x 4 x 5 su Speedy Crown; Noble Gal, che a 3 anni, nel 1971, divenne la più veloce figlia di Noble Victory di allora vincendo il Kentucky Futurity Filly in 1.58.2, ai tempi vertice mondiale per una 3 anni, è stata la prima fattrice a dare 8 figli che hanno corso sotto i 2 minuti (tra cui l’ex primatista mondiale dei 2 anni Noxie Hanover, 1.55, il vincitore del San Paolo Newfi Hanover e Neil Hanover che fu buon razzatore in Italia), nonchè Super Way, che solo per pochissimo (2.00.1 il suo vertice) non si aggiunse alla eletta schiera dei fratelli, ma che poi da stallone ha prodotto quello che è considerato il più forte, assieme allo “storico” Permit, trottatore nato in Germania, Diamond Way,l’allievo di Heinz Wewering che sconfisse in strettissima foto Ercole Ac nell’Orsi Mangelli 1980, e Novella Hanover da cui il vincitore del Costa Azzurra Columnist e di Noble Hanover, quarta madre di Going Kronos che ha record di 1.09.9 e della vincitrice del World Trotting Derby Filly Lantern Kronos primatista assoluta dei 3 anni indigeni con record di 1.10 conseguito negli Usa nel 2008 nonché madre dello stallone The Bank, il padre di Caramel Club; Jean Gal, sorella piena di Noble Gal, è la quarta mamma di Twister Bi, vincitore dell’International Trot, ora stallone, e di Bepi Bi. Nad Al Sheba sta ricevendo il testimone dal leader degli stalloni Varenne avendo produzione (ogni anno un soggetto di prima categoria) illustrata da Tuscania Pal, Taylor Roc, Uragano Trebì, Uvaggio, Victor Ferm, Vertigo Spin, Vandalo Gio, Viola Trio, Venivici Roc, Ziman, Zefiro Bell, Zoe Amg, Aramis Ek, Anubis, Alhambra Mail, Belmarino, Baltimora Trio, Brillant Ferm, Capital Mail, Chuky Roc, Caronte Trebì, Cher Ek, Callisto, Criss Cross, Chance Ek, il derbywinner Dimitri Ferm, Diamante Grif, Demon Dell’Est, Decimomeridio Gpd, Divina Trio, Dalia Di No, Dakovo Mail, Ector Francis, Estasi Di No, Elettra D’Esi, Gandhi Mail, eccetera.

GANDHI MAIL – Aperto a un ottimo 5,50 su snai e giocato dopo la bella sgambatura, centra il primo successo classico da leader con lancio in 14.2 e secondo km in 1.12.1 con ultimi 600 in 42.5 al record della corsa sul doppio km di 1.14. Voto: 9

GALILEO FERM – Nelle retrovie in corda, muove allo scoperto dopo mezzo giro, resta bene in quota. Voto: 9

GINGER GIO – Secondo in corda, perde leggermente contatto dal leader nel finale svelto. Voto: 7

GHIBLI LUX – Quinto in corda, muove dopo mezzo giro, resta in quota. Voto: 7

GIOTTO EK – In coda, muove dopo un giro, resta in quota. Voto: 6

GILL DORIAL – Terzo in corda, resta in quota. Voto: 5,5

GOLD EAGLE PI – Sbaglia al via. Voto: s.v.

GOLDWIN CR – Quarto in corda, sbaglia sulla penultima curva. Voto: s.v.

GNU JET – Al largo di Ginger, sbaglia sulla prima curva. Voto: s.v.