CI SALUTA UNA LEGGENDA DEL TROTTO MONDIALE
Se n’è andato oggi Giancarlo Baldi. In un sabato che precede le feste natalizie e che segue a distanza di poche ore, la scomparsa di Vittorio Sciarrillo. Una notizia che ha scosso una mattinata di routine per gli addetti ai lavori, troppo destabilizzante per lasciare nelle menti di chi lo ha conosciuto personalmente o anche solo attraverso le proprie gesta in pista, una lucidità dalla quale è difficile trovare le parole più adatte per sintetizzare in poche righe una carriera proseguita con una continuità di successi difficilmente eguagliabile, per anni e anni capace di portare il trotto italiano nel mondo. Una carriera che l’ha visto nelle vesti di preparatore e interprete di innumerevoli campioni capaci di scrivere pagine di storia dell’ippica italiana. Solo per ripercorrere alcune tappe, non possiamo non citare il Lotteria 1964 di Hurst Hanover per poi proseguire con un sodalizio proseguito per diverso tempo con la famiglia Biasuzzi dove ad esaltarsi furono cavalli del calibro di Nixon, Barbablu, Carosio, Dosson etc…Come non citare Timothy T, cavallo citato spesso in una recente intervista rilasciata da Lorenzo, figlio di Giancarlo, il quale a precisa domanda non esitò a rispondere che furono proprio il Prix De Paris e l’Elitlopp 1974 del “vagone nero” a suscitargli maggiori emozioni. Giancarlo tuttavia è stato anche l’uomo della Pradona, centro di allenamento dove ancora oggi il figlio Lorenzo prosegue la propria attività, luogo dal quale uscirono numerosi campioni creati proprio in simbiosi con il figlio, basti pensare a Indro Park e Lancaster OM. Un figlio, Lorenzo che, dopo l’esperienza in America dove fra le altre prove trionfò in una prova della Triplice Corona con Magic Lobell allo Yonkers Trot, diede un impulso fondamentale a quel centro di allenamento ad oggi tra i più importanti in Italia tanto che l’anello da 800 metri è lo stesso del New Egypt, ovvero il medesimo della Continental Fram dove oggi lavora Marcus Melander e, un tempo, a mettere nelle mani di Giancarlo il disegno della pista per la riproposizione in Italia dello stesso anello, fu direttamente Stanley Dancer. Giancarlo mancherà alla famiglia, agli amici e a quanti hanno avuto l’occasione di conoscerlo, mancherà a quanti hanno vissuto un’ippica che oggi non c’è più, all’ippica attuale e a quella che verrà.
Alla famiglia, le più sentite condoglianza dallo staff di Vendopuledri.