23/10/2023

Il campo completo del Mangelli, nella batteria A al 10 Expo Wise As

di Mario Alderici

Completato oggi con il sorteggio dei numeri il campo delle due batterie dell’Orsi Mangelli, in programma mercoledì 1 novembre a Torino fermo nella data, mobile nella sede, una sfida durissima che arriva a fine stagione quando le gambe e i polmoni cominciano ad accusare le fatiche di un anno di battaglie, con il fascino e la “cattiveria” che hanno le prove ripetute, pesanti per il fisico dei cavalli con usura di articolazioni e muscoli essendo chiamati a fare due sforzi nella stessa giornata con scatti violenti e ripetuti. Nato come Premio San Siro (ex Premio Allevamento) nel 1925 con il successo di Stilicone e Montalti in 1.27 sul doppio km, diventato poi St Leger e infine Orsi Mangelli dal 1978, questa corsa riservata ai 3 anni ha cambiato spesso distanza (dal miglio ai 3000 metri) e formula (talvolta prova unica e talvolta batteria e finale, con nel 1987 un race off a tre con successo di Golden Om sugli svedesi Lills Frisang e Blitzy Sund). OrsI Mangelli è un nome che è parte del trotto italiano; buona parte dello sviluppo del trotto ha ruotato intorno al complesso poco fuori Bologna, dove sono nati, cresciuti e dove sono stati allenati alcuni campioni entrati nella leggenda e che hanno contribuito alla crescita esponenziale del nostro movimento. Il complesso creato dagli Orsi Mangelli (Paolo e Orsino) è stato il pilastro sul quale si è appoggiata buona parte del settore dato il peso politico e il fatto che vi funzionavano gli stalloni top. La legge che nel 1942 riordinò il comparto ippico creando quello che sarebbe diventato l’Unire porta il nome di “legge Mangelli”. Il Conte Paolo Orsi Mangelli (dotato di personalità forte con lo sguardo severo e carismatico ma generoso) era nato a Forlì nel 1880 e all’inizio degli anni 30, dopo essere stato proprietario e gentlemen, si tuffò appieno nell’allevamento e andò negli Stati Uniti dove comprò una “farm”; morì a 97 anni nel 1977 e dopo pochi mesi morì il figlio Orsino; subentrarono Barbara Orsi Mangelli e il Marchese Dal Pozzo che fecero acquisti importanti (Waikiki Beach, Baltic Speed, Armbro Goal, eccetera), poi le generazioni successive non proseguirono l’allevamento. Undici i successi nero granata nella corsa che nel tempo ha assunto la denominazione Orsi Mangelli (partendo da Etrusco nel 1931 per arrivare a Zeccola nel 1973), a cui vanno aggiunti altri due come allevamento (Impavido nel 1941 e Golden Om nel 1987). Dal 1982 l’Orsi Mangelli è aperto ai 3 anni di ogni Paese (26 volte a segno gli stranieri), 14 successi americani, dal 1992 al 1996 si corse in prova unica sul doppio km e fece scalpore la sconfitta nel 1993 di Pine Chip con John Campbell che rimase intrappolato in corda mentre si affermò il norvegese Tamin Sandy che era stato acquistato barattandolo con alcune pecore, nel 1997 venne a San Siro Malabar Man con il suo proprietario – gentlemen Mal Borroughs in sulky dopo aver vinto l’Hambletonian e dopo il successo nel Nazioni gli furono tolti i ferri, cerimonia che negli Stati Uniti simboleggiava la fine della carriera agonistica di un campione; dal 2000 sono cresciuti tantissimo i nostri 3 anni fino a diventare star capaci di combattere ad armi pari con gli stranieri, fino a sconsigliare le trasferte dall’estero. Tre vittorie per svedesi e finlandesi, due francesi e tedeschi, una danesi e norvegesi. Negli anni 2000 solo 3 volte il vincitore del Derby ha bissato nel Mangelli. Nel 2014 hanno vinto da leader e favoriti Jonnte Boy e Tuomas Korvenoja (training e driver) in 1.13.9 ottenendo strada, nel 2015 Charly Du Noyer e Yoann Leburgeois per il training di Philippe Allaire in 1.14.2 sfilando in avanti, nel 2016 il ritorno a batterie e finale con successi della favoritissima Unicka con Pippo Gubellini per il training di Erik Bondo in 1.11.5 e 1.12.2, nel 2017 in batteria (1.12.1) e in finale (in 1.11.8 da favoriti di un soffio sulla compagna di allenamento Vanesia Ek) Vitruvio e Alessandro Gocciadoro (training e guida), nel 2018 a Torino Zarenne Fas e Antonio Di Nardo per il training di Vincenzo Tufano in finale (dopo il secondo in batteria) in avanti in 1.12.7 scambiando con un avversario, nel 2019 Axl Rose per il training e la guida di Alessandro Gocciadoro (dopo il secondo in batteria) al record della corsa di 1.11.3 dopo aver ottenuto strada, nel 2020 Bepi Bi ottenendo strada in batteria e in finale in 1.11.8 e in 1.11.7 con in sulky Federico Esposito per il training di Alessandro Gocciadoro 3 volte a segno nelle ultime 6 edizioni, nel 2021 Callmethebreeze e Andrea Guzzinati per il training di Philippe Allaire da leader in batteria e in finale in 1.13.1 e 1.13.6, l’anno scorso Diamond Francis e Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata per il training di Walter Zanetti in batteria eguagliando il record della corsa di 1.11.3, in finale in 1.12.1 finendo in crescendo nell’ultimo km esterno. In vetta all’albo d’oro William Casoli con 6 vittorie su Pietro Gubellini con 4.

Nella batteria A al 10 il derbywinner Expo Wise As che è il recorder della generazione sul doppio km e corecorder sul miglio sulle piste europee, è il più ricco della generazione e il più vincente con già 10 successi in 14 uscite. In prima fila in corda il recorder maschile della generazione sul doppio km sulle piste italiane Encantador Laksmy che non corre da un mese e mezzo,al 2 la potente ma non sempre affidabile recorder femminile sul doppio km della generazione di cui è la femmina più ricca East Asia, al 3 Faen Troot che ha vinto solo una volta in pista piccola, al 4 il veloce Energy King Gar, al 5 Eva Kant Gio che parte molto forte ma sta sbagliando a ripetizione, al 6 Elleboro Dr praticamente al rientro dopo aver sbagliato al via in quello ufficiale e non è sempre affidabile così come al largo Edy Girifalco Gio. In seconda fila (oltre al già citato Expo Wise) in corda il regolare corecorder della generazione sulle piste italiane Enock, al 9 Espresso Italia che sa agire al largo, all’11 il duttile Executiv Ek e al 12 il regolarissimo Eolo Jet.

Nella batteria B in prima fila in corda Etereo Jet che sa agire al largo, al 2 il veloce Ernest Jet che nella consolazione del Derby ha battuto nel finale Elite D’Arc (al 5) dopo avergli dato strada, al 3 Eminem Font che non vince da oltre un anno ma è tornato in forma, al 4 il veloce Ehlert Par, al 6 il non sempre affidabile Event Horizon, al largo il regolare Ector Francis che parte molto forte. In seconda fila in corda il potente Everything Bi, al 9 l’ospite CincinnatI Beach e al 10 Ezechiele Lud che ha vinto solo una volta l’anno scorso in pista piccola.

Ma in analisi e pronostici ci addentreremo nei prossimi giorni.

BATTERIA A

  1. Encantador Laksmy P. Gubellini
  2. East Asia A. Farolfi
  3. Faeen Troot T. Gambino
  4. Energy King Gar E. Bellei
  5. Eva Kant Gio A. Guzzinati
  6. Elleboro Dr A. Di Nardo
  7. Edy Girifalco Gio Santo Mollo
  8. Enock M. Stefani
  9. Espresso Italia Ed. Baldi
  10. Expo Wise As A. Gocciadoro
  11. Executiv Ek R. Vecchione
  12. Eolo Jet Fed. Esposito

BATTERIA B

  1. Etereo Jet G. Amitrano
  2. Ernest Jet Santo Mollo
  3. Eminem Font M. Stefani
  4. Ehlert Par A. Di Nardo
  5. Elite d’Arc R. Vecchione
  6. Event Horizon F. Rocca
  7. Ector Francis G. Di Nardo
  8. Everything Bi A. Gocciadoro
  9. Cincinnati Beach M. Brouwer
  10. Ezechiele Lud E. Loccisano