28/08/2023

I partenti (13) del Marangoni, al 3 Edy Girifalco Gio, al 6 East Asia, al 4 Ector Francis, all’11 Encierro

di Mario Alderici

Dichiarati stamani i partenti (13) del Marangoni (in programma domenica 3 a Torino), gruppo 1 di assoluto rilievo nella strada verso il Derby. E’ intitolato a Carlo Marangoni, uno dei grandi artefici dell’ippica torinese (storico dirigente) con il passaggio dall’ippodromo di Mirafiori, ormai soffocato da ogni parte dallo sviluppo della città attorno al complesso Fiat, ai nuovi impianti di Vinovo (quello del trotto fu inaugurato l’8 settembre 1961), e memorial Fabio Jegher, che fu il fondatore nel 1946, insieme agli amici e colleghi giornalisti Geo Molo e Massimo Della Pergola, della Sisal che realizzò l’invenzione di quest’ultimo del concorso pronostici sul calcio, poi nazionalizzato nel 1948 e divenuto Totocalcio, rimpiazzato con un’altra felice intuizione, quella di un concorso pronostici di matrice ippica, il Totip. Persona assai eclettica Fabio Jegher, classe 1912, fu anche produttore cinematografico e scrittore (oltre che giornalista e imprenditore) ma fu soprattutto un grande appassionato del trotto come i fratelli Giorgio (scomparso a soli 56 anni) e Alfredo (Scuderia Adriatica), dei quali raccolse il testimone alla guida della Società di Corse Triestina di cui fu presidente dal 1972 al 1983, anni di grande fermento per il Montebello che ospitò tra l’altro, dopo 3 edizioni nel Nord America, il primo Campionato Mondiale Drivers vinto dall’asso norvegese Ulf Thoresen; inoltre le varie coppe frutto della sua creatività (Coppa Italia Totip, degli Assi, Montebello, del Mondo) portarono ripetutamente a Trieste i più rinomati guidatori italiani e internazionali oltre a Mike Bongiorno che colse qui la prima vittoria. Cimentatosi per breve tempo anche come gentlemen driver, Fabio Jegher fu un grande proprietario, non tanto nel numero quanto nella qualità dei suoi portacolori (il bianco – azzurro turchese della scuderia Capricorno con in sulky Ubaldino Baldi, Walter Baroncini e William Casoli), il campione più amato Lemon Dra vincitore del Marangoni 1989, poi l’americano Classy Rouge a segno nel Lotteria 1986, l’altro americano Mad Speed e gli indigeni Salemi, Toto di Jesolo, Zigoni, Amarante e Galdiolo.
Si corre dal 1965 quando vinsero in 1.21.3 Oronto e Gioacchino Ossani per i colori della Soncino. Tra i vincitori nel 1998 Varenne e Giampaolo Minnucci in 1.14.8 per dispersione. Nel 2014 hanno vinto da favoriti Sceicco e Andrea Guzzinati (training e guida) in 1.14.9 con buon finish, nel 2015 da favoriti Timone Ek e Federico Esposito per il training di Gennaro Casillo netti in avanti in 1.14.8, nel 2016 a sorpresa Urlo Dei Venti e Manuele Matteini (training e guida) in 1.14 con notevole progressione dalla coda, nel 2017 a sorpresa Vash Top e Gabriele Gelormini per il training di Erik Bondo in 1.13.1 con gran finale, nel 2018 non è stato disputato, nel 2019 da favoritissimi Axl Rose e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.12.8 passando di forza sull’ultima curva, nel 2020 a tavolino in 1.13.2 Blackflash Bar e Santo Mollo per il training di Fausto Barelli finendo bene dal gruppo e agganciandosi con Banderas Bi (primo sul palo), nel 2021 da favoriti Callmethebreeze e Andrea Guzzinati per il training di Philippe Allaire al record della corsa di 1.12.2 da leader, l’anno scorso a Milano da netti favoriti Dimitri Ferm e Andrea Farolfi per il training di Mauro Baroncini in 1.12.6 andando davanti in breve. In vetta all’albo d’oro Enrico Bellei con 5 vittorie su Marco Smorgon con 4. Statisticamente chi vince il Marangoni non vince il Derby, negli anni 2000 solo 4 cavalli (Daguet Rapide, Lana Del Rio, Pascià Lest e Dimitri Ferm) sono riusciti nel doppio.

Al 6 la recorder femminile sul doppio km sulle piste italiane della generazione di cui è la più ricca East Asia che è al rientro, al 4 il veloce e duttile specialista del doppio km Ector Francis, al 3 Edy Girifalco Gio che è il maschio più ricco della generazione e avrebbe preferito pista piccola ma in pista grande ha pur sempre vinto il Nazionale, all’1 Elton Wise che non corre da quasi due mesi ma sulla linea francese potrebbe centrare la prima classica italiana, all’11 Encierro che dovrebbe essere venuto avanti dallo sfortunato rientro, al 5 Ebano D’Arc che è su distanza lunga ma va forte, al 13 il recorder maschile della generazione sul doppio km sulle piste italiane Encantador Laksmy che dopo l’errore ad Albenga ha lavorato bene a fine convegno con Fausto Barelli, al 10 il veloce e regolarissimo Eolo Jet che è sempre al palo, al largo della prima fila il velocissimo specialista del doppio km Energy King Gar al rientro, al 2 Eminem Font che è maiden sul doppio km e non vince da oltre un anno, al 9 il cresciuto Ehlert Par, al 12 Ettore Trebì che torna nella preferita pista grande, in seconda fila in corda il regolarissimo specialista del doppio km Excelsior che è sempre al palo.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.