12/06/2023

Presidente della Repubblica, per dispersione Dilva Jet, la pagella di Amario

di Mario Alderici

La principale sorpresa del Presidente della Repubblica è stata la quota della favorita Dilva Jet aperta da snai a un buon 1,65; per il resto, com’era ampiamente prevedibile, pochi problemi per l’allieva di Pisacane e Romanelli a centrare l’undicesimo successo in 19 uscite confermando la buona sgambatura pur un po’ ardente tirando via a parziale invertiti con mezzo giro iniziale in 28.7, giro in 57.5 e il miglio in 1.58, concludendo isolata in 1.14.2 su Daniele Jet tornato bene dopo errore sulla prima curva. Per il terzo la sorpresa della corsa Diva Starlight ha regolato Due Italia che era in difficoltà sulle curve e ha confermato di preferire pista grande e, soprattutto, il miglio.   

Al via sbaglia Dolomite Wf e Dubai Jet sopravanza Dilva Jet ma sulla prima curva sbaglia imitato da Daniele Jet che era rimasto in terza ruota e così resta davanti Dilva che dopo il mezzo giro iniziale in 28.7 tira via a parziali invertiti completando il primo giro in 57.5 e il km in 1.13 seguita da Duck Jet, Downtown As, Due Italia che (nel paletto per iniziare il secondo km in 14.6) muove seguita da Diva Starlight e dal rimesso Daniele Jet. Prosegue isolata la leader che dopo la penultima curva in 15.8 arriva al miglio in 1.58 sparando ancora un 14.6 per la retta opposta lungo la quale cedono Duck Jet e Dowtown As e scende seconda Due Italia sulla quale avanza Daniele che scavalca Diva. Nell’ultimo quarto in 31.4 conclude isolata Dilva Jet in 1.14.2 mentre per il posto d’onore emerge netto Daniele Jet e per il terzo Diva Starlight batte Due Italia.

Dilva Jet, guidata da Ferdinando Pisacane per il training di Paolo Romanelli e i colori dei Toniatti che l’hanno anche allevata, ha genealogia americana con un 4 + 5 x 4 + 5 su Super Bowl essendo figlia di Maharajah e Vespa Jet che è al primo prodotto (il secondo è Elegant Jet, ottimo in Svezia) e nasce da Pine Chip e Estella Jet da cui il plurivincitore classico (Allevatori, Etruria e Marche) Occhione Jet (scomparso a soli 6 anni); la terza madre  Petite Victory (importata in Italia nel 1994 da Atos Lombardini) ha dato 9 prodotti in 17 anni, tutti in corsa, tra i quali il plurivincitore classico (Giovanardi, Città di Padova, Presidente della Repubblica e Regione Campania) Gruccione Jet (primaserie giovanile agli ordini di Giancarlo e Lorenzo Baldi e in seguito buon stallone) e First Lady Jet da cui la vincitrice del Vittoria Occhiata Jet; la quarta madre Petite Evander, nel cui pedigree figurano diversi americani sia trottatori che ambiatori (come Bill B., U. Scott, Grattan Loyal e soprattutto Light Brigade che è fratello di The Old Maid, dalla quale, tramite la figlia Spinster Hanover, derivano tra gli altri la primatista mondiale Babe Kosmos, il vincitore d’Hambletonian Speed Bowl, nonché gli stalloni Brisco Hanover, Piggvar, Waymaker e Netted e le campionesse Crevette, Duenna e Dash Alone con tutto il vastissimo seguito che consegue e che è ancora d’attualità) importati in Nuova Zelanda prima della seconda guerra mondiale e qui incrociati con fattrici locali; Petite Evander dalla taglia ridottissima (con i suoi 144 centimetri era, in pratica, un pony) fu la prima trottatrice neozelandese a scendere sotto i 2 minuti in una prova contro il tempo esprimendosi in 1.59.4, fu due volte seconda nell’International Trot (in quattro partecipazioni, sempre a premio), due volte terza nella Copenhagen Cup, prima nella consolazione dell’Elitlopp 1978 (davanti a Delfo) e seconda in quella dell’anno precedente, oltre che seconda nell’Axel Jensen Minneløp in Norvegia e da fattrice ha dato Pride Of Petite che è stata una delle più forti femmine del trotto australe: è infatti una doppia vincitrice (nel 1996 e 1997) dell’Inter-Dominion Trot, l’evento (itinerante tra più ippodromi neozelandesi e australiani) più importante del trotto dell’Oceania. Maharajah, figlio del fuoriclasse Viking Kronos, ha avuto una carriera portentosa culminata nel gennaio 2014 con il successo nell’Amerique, ma caratterizzata anche dai successi in E3 Langa Oppen, Svenskt Travkriterium, Svenskt Travderby, Prix De Belgique, Prix De Paris (in totale 6 corse di gruppo 1) vincendo 31 volte su 59 uscite; si è subito mostrato all’altezza anche nel ruolo di riproduttore e ha produzione illustrata in Svezia, al momento, da 45 soggetti che hanno guadagnato oltre un milione di corone, tra i quali Who’s Who, Makethemark, Moni Viking, Felicity Shagwell, Harran Boko, Martin de Bos, Mulligan, in Italia da Zaire Wise As, Zilath, Zeta Wise As, il derbywinner Alrajah One, Akela Pal Ferm, Allegra Gifont, Burt Rl, Bengurion Jet, Bahamia, Cindy Truppo, Catullo Jet, Dundee As, Diana Jet, Django As, Dilva Jet, Elton Wise, Erica Jet, Emma Dei Veltri, Ete Jet, eccetera.

  1 DILVA JET – F. Pisacane 1.14.2
  2 DANIELE JET – G. Di Nardo 1.14.6
  3 DIVA STARLIGHT – P. Scamardella 1.15.1
  4 DUE ITALIA – G. Minnucci 1.15.2
  5 DOWNTOWN AS – G. Lombardo jr 1.16.4

DILVA JET – All’undicesimo successo in 19 uscite, sgamba bene pur un po’ ardente, in avanti con mezzo giro iniziale in 28.7, tira via a parziali invertiti con il giro in 57.5 e il miglio in 1.58, conclude isolata in 1.14.2. Voto: 9

DANIELE JET – In terza ruota, sbaglia sulla prima curva, rimessosi torna al largo a metà gara e finisce in crescendo. Voto: 8

DIVA STARLIGHT – La sorpresa della corsa, quinta in corda, muove a metà gara e finisce in crescendo. Voto: 6,5

DUE ITALIA – In difficoltà sulle curve, quarta in corda, muove allo scoperto a metà gara, scende seconda in corda al mezzo giro finale, cala in retta confermando di preferire miglio e pista grande. Voto: 5,5

DUCK JET – Seconda in corda, al mezzo giro finale chiama la mamma. Voto: 4,5

DOWNTOWN AS – Terzo in corda, non avanza. Voto: 4,5

DOLOMITE WF – Sbaglia al via. Voto: s.v.

DUBAI JET – Sopravanza Dilva ma sulla prima curva sbaglia. Voto: s.v.