03/10/2022

Il campo completo del Derby, all’1 il favorito Dimitri Ferm, al 2 Denzel Treb, al 4 Danger Bi, al 6 Dundee As

di Mario Alderici

Con il sorteggio dei numeri si è completato il campo della novantacinquesima edizione del Derby, in programma a Roma domenica 9, obiettivo di tutti coloro che inseguono il sogno ippico, a cui si associano delusioni perchè è un colpo secco, senza possibilità di appello; una volta passato il palo il risultato è scritto con inchiostro indelebile; c’è un solo vincitore, che entrerà nella storia e spesso ci sono stati flop dei più attesi e protagonisti a grossa quota, in alcuni casi vere e proprie meteore che hanno trovato un giorno di gloria, poi sorprese che si sono consacrate nel tempo come Alrajah One e Bleff Dipa, cavalli che non l’hanno vinto ma si sono riscattati alla grande come Vivid Wise As, Vernissage Grif, Vitruvio e Callmethebreeze. La storia del Derby di trotto inizia nel 1926, nel minuscolo ippodromo di Villa Glori appena inaugurato, con il successo in 1.29.2 in mezzomiglio di Malacoda e Nello Branchini per i colori campani del cavalier Alfonso Gargiulo. Si è corso a Napoli nel 1946 e nel 2013 a Natale e nel 2018 – 2019 (oltre che a Milano come Gran Premio Allevamento nel biennio 1944 – 1945 per cause belliche). Dal 2020 è tornato a Roma a Capannelle; dei 54 anni di Derby a Tordivalle, tanti resteranno nella memoria, citiamo l’entusiasmo dei romani per portare in trionfo l’ottavo Re di Roma Marcello Mazzarini dopo la vittoria con Cherie. Il primo Derby disputato in pista grande fu nel 1960 a Tordivalle in notturna, inaugurato da 7 mesi, dominato dai Mangelli ai primi tre posti con l’imbattuto Gualdo che si impose in 1.20.4 con William Casoli su Guiglia che finì forte senza essere richiesta (criticato Bongiovanni che non comandò per non battere il compagno di allenamento) e su Grifone; Orsi Mangelli che vinsero anche i due anni successivi, nel 1961 con Irunda e Gianfranco Bongiovanni in 1.20.2 e nel 1962 con Liri e William Casoli in 1.21.7 in una corsa richiamata per una caduta a pochi metri dal palo quando Liri aveva ormai vinto, e “Marmotta” Casoli sosteneva (a ragione) che lui quel Derby l’aveva vinto due volte. Exploit degli Orsi Mangelli che ha ripetuto quello del 1939 quando vinsero Floridoro e Orsino Orsi Mangelli in 1.24.7 su Filibustiere e Fuoco (che correva per la scuderia Giolli ma era nato alle Budrie). Orsi Mangelli che come allevatore ha vinto 14 volte (dal 1937 di Dama e Fausto Branchini in 1.26.4 al 1993 di Profumo Om e Vittorio Guzzinati in 1.16.1), come proprietario e allevatore 10 volte (anche se Paolo Orsi Mangelli morì nel 1977 prima dell’ultimo Derby vinto da Profumo Om nel 1993) e come semplice proprietario uno, nel 1931 con Etrusco allevato a Migliarino da Carlo Barillari e guidato dal dottor Carlo Cacciari in 1.27. Si corre sul doppio km, su distanze più lunghe si è corso dal 1933 al 1958 e dal 1968 al 1974. Tra i vincitori nel 1998 Varenne e Giampaolo Minnucci per il training di Jori Turja in 1.13.9 per dispersione, nel 2013 a Napoli Robert Bi e Robin Bakker per il training di Paul Hagoort in 1.12.7, nel 2014 hanno vinto a sorpresa Sugar Rey e Giampaolo Minnucci per il training di Paolo Romanelli in 1.13.4 con gran finish con errore del leader Stankovic Ok, nel 2015 ancora una sorpresa con Testimonial Ok e Enrico Bellei per il training di Holger Ehlert di spunto in 1.12.8, nel 2016 da favoriti Unicka (ultima favorita a vincere) e Pippo Gubellini per il training di Erik Bondo al record della corsa di 1.12.2 facilmente per dispersione dopo essere sfilata davanti al passaggio, nel 2017 al termine di un Derby rocambolesco con 9 cavalli su 12 in errore si sono imposti a sorpresa di rimessa Valchiria Op e Roberto Andreghetti per il training di Alessandro Gocciadoro in 1.14.8 contenendo il finish di Vertigo Spin, nel 2018 a sorpresa Zlatan e Giampaolo Minnucci ancora per il training di Alessandro Gocciadoro eguagliando il record della corsa di 1.12.2 con gran finish su Ze’ Maria, nel 2019 a sorpresa Alrajah One e Enrico Bellei per il training di Claus Hollmann in 1.12.6 finendo in crescendo dalla scia dei primi, nel 2020 ancora una grossissima sorpresa con il successo di Bleff Dipa e Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert in 1.13.5 finendo bene dal gruppo, l’anno scorso Charmant De Zack e Antonio Di Nardo per il training di Marco Smorgon in 1.13.7 finendo in crescendo dopo percorso manovrato. Con Valchiria e Zlatan i primi due successi nel Derby da trainer per Alessandro Gocciadoro che quest’anno proverà a vincere per la prima volta da driver il Nastro Azzurro. Tante le vittorie a grossa sorpresa nel giorno più importante (da 6 anni non vince il favorito), abbiamo già citato quelle di Sugar Rey, di Testimonial Ok, di Valchiria Op, di Alrajah One e di Bleff Dipa, nel passato più remoto fecero scalpore anche quelle nel 1957 di Seduttore e Vivaldo Baldi per i colori della Kyra all’allora record della corsa di 1.21.3 con un interpretazione magistrale di rimessa di “Diecione”, nel 1967 il “Pilota” Sergio Brighenti infilò in un varco insperato Brunico, nel 2005 Fairbank Gi e Peppino Maisto, nel 2009 a quota addirittura di oltre 63 Macho Gams e Vincenzo “D’Artagnan” Piscuoglio Dell’Annunziata. In testa all’Albo d’Oro William Casoli, Pietro Gubellini e Enrico Bellei con 5 vittorie su Alessandro Finn, Vittorio Guzzinati e Ugo Bottoni con 4, mentre a 3 successi sono Carlo Cacciari, Sergio Brighenti, Marcello Mazzarini, Giampaolo Minnucci e Roberto Andreghetti. Da notare che Giampaolo Minnucci e Enrico Bellei hanno vinto Derby in 3 ippodromi diversi (Tordivalle, Capannelle e Agnano).

Domenica in corda il favorito, il veloce e regolarissimo leader della generazione Dimitri Ferm, al suo esterno il ritrovato Denzel Treb imbattuto in coppia con Cesare Ferranti, al 4 il passista Danger Bi, al 6 Dundee As che dovrebbe essere venuto avanti dal rientro, al largo il veloce e caratteriale Denver Gio piaciuto alla prima per Gocciadoro, al 5 l’altrettanto svelta vincitrice di gruppo 1 Dea Grif e al 3 Dakovo Mail che parte molto forte.

In seconda fila al 10 il potente Desiderio D’Esi, al 13 Dardo Zack in ripresa dopo i problemi respiratori togliendo tutti i ferri,  al largo il regolarissimo Diamond Truppo, al 12 il regolare Duca As, in corda il cresciutissimo Dolce Viky, al 9 Dante Clemar finito bene in batteria e all’11 Dayton migliorato in affidabilità.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.

  1. Dimitri Ferm A. Farolfi
  2. Denzel Treb C. Ferranti
  3. Dakovo Mail R. Ossani
  4. Danger Bi M. Biasuzzi
  5. Dea Grif S. Raitala
  6. Dundee As A. Gocciadoro
  7. Denver Gio A.Simioli
  8. Dolce Viky M. Pistone
  9. Dante Clemar A. Di Nardo
  10. Desiderio d’Esi M. Baroncini
  11. Dayton V. Gallo
  12. Duca As M. Stefani
  13. Dardo Zack A. Guzzinati
  14. Diamond Truppo E. Bellei