14/02/2022

I partenti (12) del Gp Firenze, al 2 il favorito Chuky Roc, un brutto 7 per Caronte Trebì, al 3 la rientrante Caramel Club

di Mario Alderici

Dichiarati stamani i partenti del Firenze (in programma domenica 20 febbraio) che è la più antica classica del trotto toscano, in vita da 83 anni (dal 1939 quando era per gli anziani e vinse Marcello Baldi con Finarium Great in 1.25.9), giunta alla sua ottantunesima edizione e promossa a prova del circuito classico nel 1950 (quando vinse in 1.21 Bayard con Ugo Bottoni isolandosi dopo essere passato al mezzo giro finale e fu la prima edizione per 3 e 4 anni con un nastro di vantaggio per i più giovani), una corsa (sul miglio dal 1989, quando vinse Iduard con Pino Rossi, al 2020 poi tornata dall’anno scorso sul doppio km) che vede tra i vincitori fior di campioni (uno su tutti Varenne, Giampaolo Minnucci in sulky per il training di Jori Turja, netto in 1.13.8 nel 1999). Si disputa per i 4 anni dal 1960 (quando vinse Giusto per i colori della scuderia Certosa dei fratelli Bordoni, gli zii della signora Laura Meli), nel 1987 si corse a Montecatini e si affermarono Feystongal e Antonio Luongo in 1.16.1. In vetta all’albo d’oro del Firenze “Marmotta” William Casoli con 7 vittorie sul “Pilota” Sergio Brighenti con 6, mentre dei guidatori in attività è in testa Enrico Bellei con 5, oltre alla scuderia di Paolo Orsi Mangelli a bersaglio 10 volte come proprietari; nelle ultime 14 edizioni 5 volte a segno da trainer Holger Ehlert. Purtroppo i tempi sono cambiati, e ci piace raccontare cosa raccontò William Casoli ad Antonio Berti “C’era uno spirito sportivo, c’era una sana rivalità anche fra noi guidatori che la gente avvertiva e ne era partecipe. A proposito di questo, mi ricordo un episodio che ancora oggi mi fa ridere. Una sera andai a cena con Sergio Brighenti e nel ristorante entra un mio fans. Mi osserva piuttosto sorpreso, poi mi chiama da una parte e mi domanda se io avevo fatto pace con Sergio. Io lo guardai meravigliato e gli dissi che io, con Brighenti, non avevo mai litigato. Andò via, ma poco convinto. C’era fra noi, anche con il vostro Vivaldo, tanta rivalità in pista, per cui la gente pensava che noi fossimo avversari anche nella vita, ma fuori dalla pista, invece, eravamo tutti amici. Altri tempi. Firenze è indimenticabile anche per la cucina. Io e Fausto Branchini eravamo assidui da Damasco, quella trattoria che c’era vicino all’ippodromo delle Mulina. Delle bistecche eccezionali. E poi, il proprietario, tutte le volte che venivo a Firenze mi faceva sempre trovare una forma di pecorino toscano. Altri tempi, altra tavola!”. Il Gran Premio Firenze è tornato gruppo 2 perché è una corsa storica significativa nel contesto del calendario, in una pista adeguata e con una grande tradizione, fatta di epiche battaglie tra tanti campioni che hanno costruito la storia del nostro trotto.
Nel 2015 hanno vinto da leader Saikala e Andrea Farolfi per il training di Andrea Sarzetto in 1.11.6, nel 2016 Telecomando Ok e Enrico Bellei per il training di Holger Ehlert al record della corsa di 1.11.4 in una volata di testa con quarto iniziale in 25.7, nel 2017 da favoriti Uragano Trebì e Gaspare Lo Verde per il training di Francesca Croce in avanti in 1.14.2, nel 2018 grossa sorpresa di Venivici Roc e Beppe Lombardo per il training di Fausto Barelli in 1.13.1 di spunto, nel 2019 da favoriti Zacon Gio e Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert in 1.13.2 progredendo dalla scia della leader nella seconda parte di gara scoperto che ho cronometrato addirittura in 53.5, nel 2020 All Wise As e Pietro Gubellini per il training di Erik Bondo in 1.14 finendo in crescendo dalla scia dei primi nel mezzo giro conclusivo esterno, l’anno scorso 2 prove sul doppio km con tra i maschi a segno da favoriti Bonjovi Mmg e Giampaolo Minnucci per il training di Dario Battistini da leader al record della corsa sul doppio km di 1.12.4, tra le femmine da favoriti Blackflash Bar e Santo Mollo per il training di Fausto Barelli in 1.13.5 dopo aver ottenuto strada.

Una dozzina al via domenica con un ottimo 2 per Chuky Roc che è diventato più gestibile e con questa sistemazione ha ruolo di primissimo piano; al largo della prima fila il recorder della generazione sulle piste italiane Caronte Trebì che parte molto forte e ha vinto 13 volte su 18, al 3 la recorder femminile della generazione (sia sul miglio sia sul doppio km) Caramel Club al rientro così come il passista Corazon Bar al 12, al 10 Colosseuss al top della forma, al 6 il velocissimo Conan Op che è volante, all’1 il regolare Cardoso Dr che ha carta di 8 primi in 12 uscite ma è al salto di categoria così come lo specialista della distanza Conte Prad che è imbattuto sulla pista ma ha l’11, al 5 Cherie Vit valida ad Aversa nonostante nei giorni precedenti la corsa avesse avuto un contrattempo fisico e che parte molto forte così come al suo interno la regolarissima Cathrinelle che è maiden sul doppio km al pari di Corsaronero Font all’8, al 9 il caratteriale passista Callisto.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.  

  1. Cardoso Dr G. Lombardo Jr.
  2. Chyky Roc F. Rocca
  3. Caramel Club Fed. Esposito
  4. Cathrinelle Fr.Facci
  5. Cherie Vit E. Baldi
  6. Conan Op E. Bellei
  7. Caronte Trebì A. Buzzitta
  8. Corsaronero Font R. Vecchione
  9. Callisto V. Gallo
  10. Colosseuss A. Gocciadoro
  11. Conte Prad A. Di Nardo
  12. Corazon Bar P. Gubellini