12/01/2022

Barbetta, il primo successo classico di Brillant Ferm al record della corsa di 1.14, la pagella di Amario

di Mario Alderici

Aveva avuto sfortuna nei precedenti gran premi Brillant Ferm che nel Barbetta, assurdamente trascurato al betting tanto di essere giocabile su betflag addirittura a 44,00 a quota fissa, ha centrato la sua prima classica sfruttando l’assenza in prima fila di provetti partitori per avviarsi sollecito come mai aveva fatto dopo aver cambiato freno, mandando poi Vitruvio, seguendolo tutta strada e facendo valere finale più fresco al record della corsa di 1.14 nelle mani di un Marco Stefani ancora impeccabile da catch come nel primo gran premio 2021 (il Vittoria con Zinko Top).

Secondo il favorito Vitruvio che manca il successo al sulky da oltre un anno e che, dopo aver ottenuto strada, ha respinto Agrado nei 600 iniziali in 43 ed è poi scappato nel penultimo quarto in 28.8 liberando la destra a Brillant. Alcune considerazioni: Vitruvio non è più il cavallo di qualche anno fa e 2700 metri da protagonista gli stanno indigesti (meglio di rimessa, anche se nella compagnia era giusto provarci da leader) anche se mancandogli una corsa nelle gambe ha corso bene, giusto che Gocciadoro dopo aver ottenuto strada non abbia tenuto chiuso il colega Stefani consentendogli di giocare al meglio le sue chance, assurdo a nostro avviso che sia stato appiedato Francesco Di Stefano con Agrado che tutta strada di fuori è comunque in lotta per una piazza sin sul palo a media di 1.14.6 a poche distanze da chi ha vinto; l’unica pecca che si può muovere a Di Stefano è il non sapere che dopo 400 metri Vitruvio non poteva più concedere lo scambio (in Francia sulle lughe distanze se ne vedono anche 4 o 5 per corsa …), ma fare 43 i primi 600 e un km in 1.15 è cosa che a Milano si vede nelle reclamare e l’appiedamento “per non aver tenuto una condotta di corsa adeguata” non ha senso.

Alle altre piazze bene il passista Boston Luis per varchi (ottimo Gaetano Di Nardo a sgusciare tra i sulky al mezzo giro finale) a sorpresa su Achile Blv scoperto nel miglio finale dopo il primo km in gran parte in terza ruota e su Atik Dl bene in percorso esterno alla prima per Casillo. La delusione della corsa Great King Wine mai in corsa.

Brillant Ferm, guidato nell’occasione da Marco Stefani per il training di Mauro Baroncini e i colori della W Giovane Italia, è allevato da Rommert Buren e dalla Dream Ferm e ha genealogia americana americana con un 4 + 5 x 4 su Speedy Crown essendo figlio di Nad Al Sheba e Fata Dei Bessi, una figlia di Yankee Glide che incrocia 4 x 3 su Arnie Almahurst e ha prodotto la oakswinner (a segno anche nel Cacciari, Nazionale Filly e Città di Follonica) Tuscania Pal e la quinta del Criterium Torinese Femmine Diva Ferm. Nad Al Sheba (che prima dell’infortunio che ne ha interrotto la carriera ha vinto Nazionale al record del mondo dei 3 anni di 1.12.1 sul doppio km, Elwood Medium e Giovanardi) è figlio di Windows’s Legacy (vincitore della Triplice Corona, Yonkers Trot, Hambletonian e Kentucky Futurity e padre dei vincitori classici Lucky Chucky, Bluegrass, Valley Victory e Thatnotmymane vincitrice a tempo di record del Marrie Annebelle 2010; ma in grande evidenza anche in Italia con Peredhil Baba madre della vincitrice dell’Orsi Mangelli Filly Zona Da e con Solairesse madre del vincitore dell’Inverno Prince Wind, in Svezia e in Finlandia) e Divina Dei (figlia di Diamond Way, mezza sorella del vincitore del Mattii Forbante Dei e madre, oltre a Nad Al Sheba, di Ora Pronobis, quarto nello Jegher), incrocia quindi 3 x 4 x 5 su Speedy Crown; la quarta madre Noble Gal è stata la prima fattrice a dare sette figli che hanno corso sotto i 2 minuti (tra cui l’ex primatista mondiale dei 2 anni Noxie Hanover, 1.55, e il vincitore del San Paolo Newfi Hanover), nonchè Super Way, padre del top sire Diamond Way, e Novella Hanover da cui il vincitore del Costa Azzurra Columnist e di Noble Hanover, quarta madre di Going Kronos che ha record di 1.09.9 e della vincitrice del World Trotting Derby Filly Lantern Kronos primatista assoluta dei 3 anni indigeni con record di 1.10 conseguito negli Usa nel 2008. Nad Al Sheba è destinato a ricevere il testimone dal leader degli stalloni Varenne (attualmente è secondo nella classifica riproduttori e in testa nelle generazioni C e D) avendo produzione (ogni anno un soggetto di prima categoria) illustrata da Tuscania Pal, Taylor Roc, Uragano Trebì, Uvaggio, Victor Ferm, Vertigo Spin, Vandalo Gio, Viola Trio, Venivici Roc, Ziman, Zefiro Bell, Zoe Amg, Aramis Ek, Anubis, Belmarino, Baltimora Trio, Brillant Ferm, Capital Mail, Chuky Roc, Caronte Trebì, Cher Ek, Callisto, Criss Cross, Dimitri Ferm, Diamante Grif, Demon Dell’Est, Decimomeridio Gpd, eccetera.

BRILLANT FERM – Non aveva avuto fortuna nei precedenti gran premi anche per i suoi problemi caratteriali, stavolta è un soldatino, cambia il freno, approfittando dell’assenza di provetti partitori si avvia sollecito come mai aveva fatto, va davanti e manda Vitruvio dopo 300 in 21.4, lo segue tutta strada e fa valere finale più fresco con ultimo miglio in 1.57.9 al primo successo classico incredibilmente trascurato al betting (su betflag a 44,00, quota fissa che non era assolutamente la sua). Voto: 9

VITRUVIO – Corre bene ma non è più quello di anni fa, sui 2700 da leader accusa qualche lacuna, ottiene strada dopo 300 in 21.4, respinge nei 600 iniziali in 43 ad Agrado, allunga nel penultimo quarto in 28.8, cala in retta. Voto: 7

BOSTON LUIS – La sorpresa della corsa, quarto in corda, filtra bene al mezzo giro finale (ottimo Gaetano Di Nardo) tra Voodoo in calo e Zaffiro, finisce in crescendo. Voto: 7

ACHILLE BLV – In terza ruota scoperto, va in scia ad Agrado al passaggio per scavalcarlo dopo un km, accusa in retta e dopo il palo sbaglia. Voto. 7

ATIK DL – Al largo, resta bene in quota. Voto: 7

AGRADO – Scoperto, prova senza esito lo scambio con Vitruvio nei 600 iniziali in 43, lascia sfilare Achille dopo un km, resta bene in quota. Voto: 7

ALCIDE ROC – Nelle retrovie in corda, subisce diversi anticipi, finisce correttamente. Voto: 6

ZAFFIRO TOP – Al largo, non avanza. Voto: 5,5

ALTASETA DEL PINO – Nel gruppo in corda, non avanza. Voto: 5

VOODOO DEI GREPPI – Fuori categoria, terzo in corda, al mezzo giro finale chiama la mamma. Voto: 4

GREAT KING WINE – La delusione della corsa, nelle retrovie in corda, prova a seguire Atik, non avanza. Voto: 4

RUSHMORE FACE – In coda, la guarda da dietro. Voto: 4